Educare al dialogo interculturale e interreligioso


Il nostro pianeta, composto da tante culture ed espressioni religiose, è il luogo dove, nel quotidiano, si impara a tessere relazioni e dove spesso non è facile convivere con le differenze. E’ necessario, pertanto, che ogni realtà educativa, tra cui anche la scuola, favorisca un’educazione improntata al dialogo e al rispetto delle diversità, anche in campo religioso. Nello specifico, essa dovrà promuovere e favorire un’educazione al dialogo interreligioso. Dialogo che avrà come scopo fondamentale «lo studio e la promozione del rispetto tra culture», la «comprensione e l’interazione positiva e cooperativa fra persone appartenenti a differenti tradizioni religiose» e il «conseguente rispetto e valorizzazione interculturale». L’istruzione, la conoscenza e «la condivisione delle ricchezze etiche, religiose e identitarie, custodite in ogni cultura del mondo, saranno i valori e le leve attraverso le quali la Scuola si farà portavoce di concetti inalienabili» di crescita e sviluppo umano, come la coesione, la pace, lo scambio, il dialogo sociale. Contro «ogni stereotipo culturale e intolleranza etnica e religiosa».

Con questa premessa, questa iniziativa è mossa dalla convinzione che le religioni non possono fare molto dal punto di vista politico per la pace ma possono fare molto dal punto di vista della formazione e dell’educazione. Perché senza formazione ed educazione, non ci saranno né trattati né iniziative che potranno rendere stabile la pace nel mondo. In tal senso, l’educazione al dialogo interreligioso si caratterizza come una proposta pedagogica, didattica ed esperienziale, che vogliamo offrire agli studenti classi TERZE.

Tale progetto fa proprie le Indicazioni Ministeriali sull’Educazione alla Mondialità e alla Pace, ed alcuni suggerimenti locali, in particolare con l’appoggio della Fondazione CENTRO ASTALLI di Vicenza, che offrirà un proprio e significativo apporto alla realizzazione del progetto stesso.

  • Favorire il dialogo tra credenti di fedi diverse.

  • Favorire la conoscenza e l’incontro tra persone di culture e religioni differenti.

  • Favorire lo sviluppo di una mentalità aperta ai valori della tolleranza, dell’accoglienza dell’altro, della pace.