Progetto Imun. Gli studenti raccontano


“Rappresentavo la Svezia e sicuramente è stata una bella esperienza sia per praticare la lingua sia per acquisire maggiori conoscenze riguardo tematiche molto attuali. In generale un’esperienza positiva, particolare e che consiglierei, l’unica cosa è che pensavo che le 3 giornate si svolgessero in un ambiente un po’ più formale.”

Elena Bevilacqua, classe 4°D RIM


“A mio parere l'esperienza che abbiamo avuto l'occasione di svolgere a Venezia è stata davvero interessante, ti pone davanti a problemi che possono risultare scontati oggigiorno, ma che invece fanno parte di ogni aspetto della nostra vita. Ci siamo messi alla prova con un progetto nuovo che ha messo in gioco le nostre capacità linguistiche, di attenzione, di ragionamento e cooperazione.

Io ho rappresentato l'Arabia Saudita nella CSTD (Commission for Science and Technology for Development) ed è stato molto stimolante ed istruttivo in quanto ti presenta la situazione di un paese che ha tradizioni, modi di pensare e di agire diversi dal nostro.

Un bellissimo progetto che spero sarà ripreso anche i prossimi anni e che consiglierò di certo ad altri compagni perché anche loro possano mettersi alla prova con questa esperienza che ti cambia dentro e che ti porta a sentirti più sicuro di te stesso e delle tue capacità.”

 Annachiara Penzo, classe 3°D RIM

 


“Durante questa attività ho rappresentato la Colombia all'interno della commissione CSTD esistente nell'ONU. Durante il primo giorno abbiamo principalmente dibattuto sui diversi temi: ICT cosa sono e come si possono migliorare, le gender gap all'interno della tecnologia, la presenza di nuovi strumenti che aiutino persone in difficoltà e anziani ed eventualmente come migliorarli. Abbiamo dedicato la seconda giornata a cercare delle possibili alleanze tra gli stati partecipanti e alla stesura di documenti che cercavano di risolvere i problemi affrontati il giorno precedente. L'ultimo giorno invece abbiamo votato le due risoluzioni scritte dalle due diverse alleanze formatesi. Il pomeriggio abbiamo incontrato le altre commissioni e durante la cerimonia di chiusura abbiamo votato per le risoluzioni scritte da loro. 

Mi è piaciuto molto questo tipo di progetto perché abbiamo approfondito tematiche importanti e di grande attualità ed allo stesso tempo interpretato un ruolo di fondamentale importanza all'interno di un organismo così essenziale come le Nazioni Unite. Credo che sia un'esperienza da fare anche per migliorare, non solo la capacità di parlare in inglese, ma anche di sapersi relazionare e comunicare un punto di vista diverso dal proprio, ma corretto secondo i principi del Paese rappresentato.

Anche se impegnativo consiglio questo progetto a tutte quelle persone che vogliono mettersi in gioco e hanno la volontà di apprendere al di fuori della scuola.

Elena Nicole Zolla, classe 4°B

 

"I'm the delegate of the Netherlands"

Ho rappresentato i Paesi Bassi (Olanda).

Questa esperienza mi è piaciuta in quanto mi ha fatto comprendere come funziona il mondo della politica, soprattutto per quanto riguarda le modalità degli incontri dell'Organizzazione Nazioni Unite (ONU), la quale mira a risolvere problemi internazionali.

Il progetto IMUN si svolge interamente in lingua inglese, quindi è stato utile per ampliare il lessico e soprattutto per mettersi in gioco, esponendo davanti a tutti gli altri delegati, in una lingua straniera, il pensiero e le decisioni del Paese rappresentato.

È un'esperienza che consiglio soprattutto a chi è interessato a capire il funzionamento della politica internazionale e a chi vuole mettersi in gioco, perché, in fondo, il progetto IMUN è un gioco di ruoli.

PS: è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.

"I have a motion to close this recension" 

Elena Chilese, classe 4°G